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Libertà, fronte e retro.

Già, libertà. Ma che cosa intendiamo per libertà? Farci gli affari nostri? Stare con gli amici più cari? Fare ciò che più ci piace? Non curarci delle regole e dei limiti sociali? Dire ciò che ci passa per la testa?

Se chiedessimo a dieci persone diverse che cosa significa per loro sentirsi liberi e in quali situazioni sperimentino una simile condizione, riceveremmo – probabilmente- dieci risposte diverse. Perché quello di libertà è, soprattutto, un concetto relativo, declinato da ciascuno nella propria soggettività.

In queste settimane, tutti noi abbiamo limitazioni alla libertà individuale, in nome di una libertà più ampia, la libertà/diritto di ciascuno alla salute e all’accesso alle cure. Abbiamo avuto prescrizioni simili, eppure ognuno di noi le ha vissute a proprio modo. C’è chi non ha avuto dubbi dall’inizio, e si è immediatamente adeguato. C’è chi ha avuto bisogno di più tempo. C’è chi si è opposto, e chi invece si è messo tranquillo, in attesa. C’è chi si è spaventato e ha reagito con grande preoccupazione. Ognuno di noi è fatto a suo modo, e reagisce a eventi simili in modo diverso.

Perché c’è chi, per sentire il profumo della libertà, ha bisogno di salire: scalare le montagne, salire su un grattacielo, cavalcare un’onda, prendere un aereo. C’è invece chi ha bisogno di buttarsi nel vuoto, di tuffarsi nell’oceano. C’è chi ha bisogno di solitudine e di silenzio. C’è chi ha bisogno di muoversi, di camminare, di correre.  C’è chi si sente libero se non è mai nello stesso posto. Chi, invece, solo se anche gli altri sono liberi. C’è chi si sente libero se ha molto denaro e può acquistare ciò che desidera. C’è invece chi si sente libero solo se non possiede nulla: né case, né auto, né famiglia. C’è chi si sente libero solo se inventa, se crea qualcosa che prima non c’era.

Il nostro, soggettivo, senso di libertà ci orienta nelle scelte di vita e di condizione. Se possiamo, scegliamo un lavoro che ci faccia avvicinare il più possibile al nostro ideale di persone libere. Se non possiamo farlo, o se non teniamo conto del nostro ideale, il nostro senso di libertà ci chiede il conto… e ci sentiamo frustrati, ingabbiati.  Single o in coppia? Figli o non figli? Anche in questo caso, le nostre idee sulla libertà ci orientano…

Per alcune persone, seguire il proprio ideale di libertà può comportare scelte radicali.

E’ quanto diceva Dante

“libertà va cercando, ch’è sì cara

come sa chi per lei vita rifiuta”

(Purgatorio, canto I vv. 70-72)

 

Che cosa succede se la libertà non si limita a orientare la nostra vita, ma ci spinge – in tutto o in parte- a rifiutarla?

 

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