fbpx
Seleziona una pagina

Goliarda & Modesta

Storia di una scrittrice e del suo personaggio

I suoi biografi scrivono che, quando le si chiedeva che relazione ci fosse fra lei e la protagonista de L’arte della Gioia, Goliarda Sapienza rispondeva in questi termini:

 

“Modesta non sono io. Lei è migliore di me”

 

Chiunque abbia la curiosità di addentrarsi nel resoconto dell’esistenza della scrittrice catanese rimane colpito dalla sua multiformità. Goliarda sembra aver vissuto molte, molte vite. 

Anzitutto, quel nome. Che sembra uno pseudonimo, ed invece è realtà. Il nome Goliarda rievoca quello di fratelli e fratellastri che l’hanno preceduta sulla terra e che non sono sopravvissuti.

Nasce nel 1924, da una madre quarantaquattrenne, in un gruppo familiare numeroso e variegato. L’infanzia in Sicilia. Il concorso per l’Accademia di Arte Drammatica a 17 anni, il trasferimento a Roma con la madre quando sta scoppiando la guerra. La partecipazione attiva alla Resistenza.

Il legame con il regista Citto Maselli, molto più giovane di lei. La madre si ammala, forse di Alzheimer, e muore in una clinica per malattie mentali alcuni anni dopo, quando Goliarda ha 28 anni.  In parallelo, la vita da attrice di teatro, e poi cinematografica. Un po’ di soldi, la villa ai Parioli. Il bisogno di scrivere, quasi l’ossessione a farlo.

Un primo scritto autobiografico, Lettera Aperta, nel 1967. Un tentativo di suicidio assumendo farmaci. La psicoterapia domiciliare con Ignazio Majore, da lei raccontata nella sua seconda pubblicazione, nel 1969, Il filo di mezzogiorno. La separazione affettiva da Citto. Un secondo tentativo di suicidio.

 

In questo marasma di eventi, passioni, dolori, sofferenze e perdite nasce Modesta. Goliarda inizia una scrittura non più autobiografica, ma immaginaria. Costruisce una protagonista che fin da bambina, a dispetto del nome, non si fa scrupoli di nessun genere a perseguire le proprie ambizioni, e a soddisfare le proprie curiosità, anche correndo dei rischi.

Modesta è precocemente abile nel comprendere come sfruttare le situazioni in cui le capita di vivere, per elevare la propria condizione sociale. Modesta è molto passionale, e prende quello che può avere, ciò che la sua esistenza le offre. Porta avanti, tenacemente, la possibilità di vivere felice, di vivere con gioia.

 

Goliarda Sapienza si dedica alla scrittura del suo romanzo per poco meno di un decennio, riducendosi quasi in povertà per farlo. L’Arte della gioia è corposo (600, 700 pagine), potente per tematiche, molto libero per l’epoca. Goliarda cerca di pubblicarlo. Incontra, però, molte difficoltà.

L’arte della gioia, in versione integrale, verrà pubblicato in Italia solo molti anni dopo la morte della scrittrice, avvenuta improvvisamente, in solitudine, nella sua casa di Gaeta. Goliarda non c’è più. Modesta, la tenace, le è sopravvissuta.

 

Modesta, però, ha tenuto in vita Goliarda. Da quando, vent’anni fa, L’arte della gioia è apparsa sulle scene editoriali (con modalità molto curiose), Goliarda Sapienza, la sua esistenza e la sua opera sono state studiate ed approfondite. Sono stati via via pubblicati i suoi inediti. Da anni, il passaparola dei lettori parla di questo libro. Goliarda vive.

I biografi raccontano che fra le vie di Gaeta, quando si è sparsa la notizia della scomparsa della scrittrice, è stata affissa una poesia (sì, Goliarda è stata anche poetessa).

 

Non sapevo che il buio

non è nero

che il giorno

non è bianco

Che la luce acceca

E il fermarsi è correre

Ancora

Di più

 

Le vedete, Goliarda & Modesta correre sulla spiaggia di Gaeta?

 

Ti è piaciuto l’articolo? Leggi gratis un estratto del mio libro!

 

6 Commenti

  1. Camelia

    Goliarda e modesta .. arrivano dritte al cuore.. suscitando immagini inedite.. come sogni notturni che vorresti tenere vivi X l’intera giornata. Grazie Roberta per questa nuova e inaspettata storia.

    Rispondi
  2. Mariarosa

    Tempo fa ho letto “L’arte della gioia” e ho amato Modesta. Ora, grazie a questo bellissimo articolo, mi innamoro di Goliarda….Penso che rileggerò il libro.
    Grazie Roberta!

    Rispondi
    • Roberta Portelli

      Un libro e un personaggio che non lasciano indifferenti. Grazie Mariarosa!

      Rispondi
  3. Roberta Portelli

    Grazie Camelia! E’ proprio vero che le immagini suscitate da storie come questa ci accompagnano a lungo!

    Rispondi
  4. Barbara

    Libro potente e Goliarda… no, non era forte come Modesta. Non ha avuto una vita felice, ma ha lasciato e lascia un segno profondo in chi la legge. Noi, emozionati, possiamo solo ringraziare.

    Rispondi
    • Roberta Portelli

      Hai ragione, Barbara. una vita complicata, fatta di luci e di ombre.
      Che però ha regalato a noi e a Goliarda un meraviglioso racconto.

      Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La storia di una collana nella storia dell’editoria

Se interrogate le vostre biblioteche, ne troverete almeno uno, di quei libri tascabili con la costa gialla. Sono gli Einaudi Stile Libero, e raccontare la storia della collana significa entrare nella narrazione della storia dell’editoria italiana contemporanea.

Il Torneo Letterario “Io scrittore”: riflessioni per l’uso

  Il Torneo Letterario “Io scrittore”: riflessioni per l’uso      Partecipare a concorsi è un modo utile per cercare una via per la pubblicazione? Sono molti i concorsi letterari in Italia e orientarsi, per un aspirante scrittore, non è facile.    Sono...

Raccogliere idee per iniziare a scrivere

8 consigli pratici per avviare la tua scrittura

Come nasce un personaggio letterario?

Come nasce un personaggio letterario?   Ci sono tanti modi per iniziare a scrivere. Si può iniziare come lettori: è senz’altro vero che leggendo (e, in particolare, leggendo romanzi) si allena l’immaginazione, si diventa più empatici, ci si abitua a formulare ipotesi...

Una poesia… motivazionale!

Una poesia… motivazionale! Un nuovo anno, un nuovo inizio..

La realtà è un ostacolo per l’immaginazione?

Una lettura del romanzo Lo stadio di Wimbledon di Daniele del Giudice per ricostruire un percorso di maturazione nella scrittura narrativa

Fra immagine ed immaginazione: storia di una poesia

Il rapporto fra immagine e immaginazione raccontato grazie alla storia di una poesia di Eugenio Montale nata da una fotografia. Il blocco dello scrittore e che cosa può aiutare a superarlo.

Crescere, un gioco da ragazzi

Diventare adulti in senso psicologico risolvendo il conflitto fra generazioni. Il ruolo della scuola in questo processo.

Gruppo di lettura: leggere insieme

Il leggere in gruppo come esperienza psicologica di co-costruzione di storie, personaggi, ambienti tramite la condivisione delle immagini mentali attivate dalla lettura individuale.

La narrativa psicologica come strumento di approfondimento

La lettura di un romanzo è utile per comprendere meglio una patologia? Uno psicoterapeuta può trarre vantaggio anche da una formazione narrativa?

La vita accanto: intervista all’autrice

Un incontro ravvicinato con la scrittrice Mariapia Veladiano, vincitrice del premio Calvino 2010, per capire come è nato il suo romanzo d’esordio, La vita accanto.

Lettura e prima infanzia

Il periodo della pandemia ha visto una rivoluzione dei rapporti familiari, cosa può aiutarci con i più piccoli?

La madeleine di Proust: un viaggio fra memoria e sensorialità

Ora siamo all’inizio dell’estate. La temperatura supera i trenta gradi, si sentono frinire le cicale. I vestiti aderiscono alla pelle, abbiamo bisogno di bere spesso. Ci infastidiscono i capelli sulla nuca, li raccogliamo o li accorciamo.

Perché scrivere? Per conoscere

Perchè scrivere? Per conoscere. Qualche volta, la realtà è ancora più spettacolare dei prodotti della fantasia.

Perchè leggere è appassionante

Perchè leggere è appassionante e ci può essere utile nei momenti difficili.

Fiori di quarantena: la crescita psicologica nella pandemia

I fiori erbacei non sono gli unici ad essere spuntati in quarantena: anche psicologicamente abbiamo scoperto nuove identità, ci siamo interrogati sulla nostra crescita, abbiamo ripensato al concetto di “umanità” e siamo (forse) maturati… fioriti, appunto.

Quand’è che ho cominciato a guardare il mondo da un oblò

Questa è la storia di come è nato il mio romanzo “Se guardo il mondo da un oblò”.
Tutto inizia quando ho deciso di scrivere… un saggio.

Goliarda e Modesta

“Modesta non sono io. Lei è migliore di me”

Madame Bovary? C’est moi!

I personaggi di un romanzo sono autobiografici? Uno scrittore, una scrittrice raccontano le vicende di un personaggio, ma in realtà narrano di loro stessi?

Non si può morire dentro

“ Mi dicono che quando si è rinchiusi al buio disogna dimenticare tutto, altrimenti si soffre troppo; ma io, qui, mi sono abituato a vedere il mare, la luce. Mi basta il rumore delle onde, sento tutto e vedo molto, immagino anche quello che non esiste. “

Incipit: breve elogio dell’inizio

Desideravo preparare un testo dove si parlasse dell’inizio, degli inizi, delle prime volte e di quanto tutto ciò spesso ci affascini a tal punto da catturarci, tenerci incollati ad una pagina se è un libro, al video se è un post o un articolo. 

Libri per l’isolamento

Libri per l'isolamento, tipi da quarantena.Ho letto un libro, pochi giorni prima della quarantena. Era appena uscito. E in questo periodo, ci ho pensato spesso. Il primo dei libri per l'isolamento è "Senti che vento" di Eleonora Sottili.E’ il 2000, l’anno del nuovo...

Libertà, fronte e retro

Già, libertà. Ma che cosa intendiamo per libertà? Farci gli affari nostri? Stare con gli amici più cari? Fare ciò che più ci piace? Non curarci delle regole e dei limiti sociali? Dire ciò che ci passa per la testa?