fbpx
Seleziona una pagina

 Raccogliere idee per iniziare a scrivere

  8 consigli pratici per avviare la tua scrittura

 

Nell’avvicinarvi alla scrittura narrativa da lettori, vi sarà capitato di incontrare degli errori da parte di chi scrive. Non sto parlando di refusi o di errori grammaticali. Parlo di incongruenze di contenuto.

 

Ad esempio, state leggendo un romanzo ambientato nel mondo del vino: siete un appassionato/a del settore, fra le vostre amicizie c’è un produttore di vino, e quindi avete scelto quel libro proprio per quel motivo, per il piacere di leggere una storia che si svolge in quell’ambiente. La storia vi incuriosisce. Arrivate a pagina 52. E lì vi fermate. Perché avete trovato un errore grossolano: uno sbagliato procedimento nella preparazione del vino, oppure nel coltivare la vite. Rileggete il passo, increduli. 

Forse, l’errore vi farebbe perdere interesse per la storia, e non proseguireste a leggerla. Comunque andasse, vi avvicinereste con sospetto ad un altro romanzo dello stesso autore. 

 

I grossolani errori nei contenuti “guastano” il piacere della lettura

 

Tutti possono sbagliare: siamo persone umane, commettiamo errori quotidianamente. Le incongruenze in un testo scritto e pubblicato, però, lasciano un segno, una traccia. 

Spesso grandi scrittori, scrittori professionisti, si documentano per anni prima di scrivere una storia immaginaria su un argomento. Questa affermazione riguarda in particolare i romanzi storici (ho in mente L’architettrice di Melania Mazzucco, oppure Resto qui di Marco Balzano), ma anche generi come il fantasy o il noir. 

 

Le storie devono essere credibili. 

Per essere buone storie, le storie immaginarie devono essere verosimili.  

Come fare, quindi, quando ci si accinge a raccontare una storia d’invenzione, per tenere conto della necessaria credibilità del testo che ci avviamo a scrivere?

 

Un percorso guidato 

Se vi accingete a raccontare una storia di vostra invenzione, vi suggerisco di impiegare un po’ del vostro tempo per stendere un elenco di settori/attività/argomenti/ che conoscete bene, dove vi muovete con disinvoltura. Questa attività vi sarà utile non solo per la storia che iniziate, ma anche per successive creazioni letterarie. Quindi, il tempo che ci dedicherete sarà un buon investimento per il vostro futuro nella narrazione, qualunque percorso vi immaginiate.

Scorrete l’elenco che segue, provando a dare le vostre, personali risposte. 

  1. Di che cosa vi occupate, professionalmente? Ad esempio, avete svolto (svolgete) un lavoro dipendente, ne conoscete le dinamiche relazionali? Conoscete bene il linguaggio scritto e parlato di quegli ambienti? Siete invece un commerciante, sapete bene come si svolgono le giornate in un negozio (i discorsi delle persone, i comportamenti tipici di questi luoghi, le persone strane/originali che li frequentano)? Oppure siete un lavoratore autonomo, è questa una quotidianità che conoscete bene? Oppure ancora vi occupate della casa, della famiglia, di bambini, di persone anziane, è di questo che siete ferrati? Siete studenti e il mondo della scuola, dell’università lo conoscete meglio delle vostre tasche? Sapete bene che cosa vuol dire perdere un lavoro/esserne in ricerca?

 

  1. Quali sono le vostre passioni? Il giardinaggio, la cucina, l’enologia, la meditazione, i film e le serie Tv, la lettura, la montagna, il bridge… Ho inserito alcuni esempi, l’elenco potrebbe essere vastissimo: devono però essere attività che vi coinvolgono, di cui siete informati, oppure di cui chiacchierate spesso con altri.

 

  1. Avete praticato attività sportive o seguito qualcuno che le praticava? Da ragazzino/a giocavate a calcio, a pallacanestro, a tennis e avete presenti scambi di battute, comportamenti in quegli ambienti? Fate yoga, siete dei runner, andate in bicicletta o a passeggiare? Potete ricrearvi mentalmente queste situazioni?

 

  1. Qualche attività vi incuriosisce e non l’avete mai praticata, ma siete spinti a farne delle ricerche? Ad esempio, non praticate l’arrampicata/il parapendio/la pesca subacquea ma siete interessati a capirne qualcosa di più?

 

  1. Quali luoghi frequentate/frequentavate abitualmente? Parrucchieri, barbieri, panetterie, edicole, supermercati, case private, chiese, mercatini di antiquariato, musei, librerie, biblioteche, farmacie, ristoranti, bar… Potreste riprodurre un dialogo fra persone che interagiscono in quei luoghi?

 

  1. Quali sono le vostre attività quotidiane (quello che siete soliti fare tutti i giorni o quasi)? Accompagnare fuori il cane, fare le pulizie, cucinare, fare un pisolino, leggere, scrivere… Avete in mente come ci si sente mentre si svolgono queste attività?

 

  1. Conoscete bene un certo periodo storico, oppure alcune vicende contemporanee? Solo a titolo di esempio, siete affascinati dalla preistoria/ dalla civiltà egizia/dal Medioevo? Avete letto/visto molto sulla strage di Capaci/sulle Brigate Rosse?

 

  1. Amate un genere musicale/un gruppo/un cantante, sapete molte cose su di loro, conoscete bene i testi, la musica?

Partire da ciò che si conosce bene

Se volete iniziare a raccontare una storia dopo aver dato vita ad un personaggio, soprattutto se non avete dimestichezza a farlo o siete a corto di idee, vi suggerisco di partire da questo elenco, che vi renderà evidenti gli argomenti di cui siete informati: sarà più facile, così, immaginare un dialogo, un episodio, un capitolo della vostra storia.

 

Buon lavoro e arrivederci alla prossima puntata!

Foto di Free-Photos da Pixabay 

 

 

 

Ti è piaciuto l’articolo? Leggi gratis un estratto del mio libro!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La storia di una collana nella storia dell’editoria

Se interrogate le vostre biblioteche, ne troverete almeno uno, di quei libri tascabili con la costa gialla. Sono gli Einaudi Stile Libero, e raccontare la storia della collana significa entrare nella narrazione della storia dell’editoria italiana contemporanea.

Il Torneo Letterario “Io scrittore”: riflessioni per l’uso

  Il Torneo Letterario “Io scrittore”: riflessioni per l’uso      Partecipare a concorsi è un modo utile per cercare una via per la pubblicazione? Sono molti i concorsi letterari in Italia e orientarsi, per un aspirante scrittore, non è facile.    Sono...

Raccogliere idee per iniziare a scrivere

8 consigli pratici per avviare la tua scrittura

Come nasce un personaggio letterario?

Come nasce un personaggio letterario?   Ci sono tanti modi per iniziare a scrivere. Si può iniziare come lettori: è senz’altro vero che leggendo (e, in particolare, leggendo romanzi) si allena l’immaginazione, si diventa più empatici, ci si abitua a formulare ipotesi...

Una poesia… motivazionale!

Una poesia… motivazionale! Un nuovo anno, un nuovo inizio..

La realtà è un ostacolo per l’immaginazione?

Una lettura del romanzo Lo stadio di Wimbledon di Daniele del Giudice per ricostruire un percorso di maturazione nella scrittura narrativa

Fra immagine ed immaginazione: storia di una poesia

Il rapporto fra immagine e immaginazione raccontato grazie alla storia di una poesia di Eugenio Montale nata da una fotografia. Il blocco dello scrittore e che cosa può aiutare a superarlo.

Crescere, un gioco da ragazzi

Diventare adulti in senso psicologico risolvendo il conflitto fra generazioni. Il ruolo della scuola in questo processo.

Gruppo di lettura: leggere insieme

Il leggere in gruppo come esperienza psicologica di co-costruzione di storie, personaggi, ambienti tramite la condivisione delle immagini mentali attivate dalla lettura individuale.

La narrativa psicologica come strumento di approfondimento

La lettura di un romanzo è utile per comprendere meglio una patologia? Uno psicoterapeuta può trarre vantaggio anche da una formazione narrativa?

La vita accanto: intervista all’autrice

Un incontro ravvicinato con la scrittrice Mariapia Veladiano, vincitrice del premio Calvino 2010, per capire come è nato il suo romanzo d’esordio, La vita accanto.

Lettura e prima infanzia

Il periodo della pandemia ha visto una rivoluzione dei rapporti familiari, cosa può aiutarci con i più piccoli?

La madeleine di Proust: un viaggio fra memoria e sensorialità

Ora siamo all’inizio dell’estate. La temperatura supera i trenta gradi, si sentono frinire le cicale. I vestiti aderiscono alla pelle, abbiamo bisogno di bere spesso. Ci infastidiscono i capelli sulla nuca, li raccogliamo o li accorciamo.

Perché scrivere? Per conoscere

Perchè scrivere? Per conoscere. Qualche volta, la realtà è ancora più spettacolare dei prodotti della fantasia.

Perchè leggere è appassionante

Perchè leggere è appassionante e ci può essere utile nei momenti difficili.

Fiori di quarantena: la crescita psicologica nella pandemia

I fiori erbacei non sono gli unici ad essere spuntati in quarantena: anche psicologicamente abbiamo scoperto nuove identità, ci siamo interrogati sulla nostra crescita, abbiamo ripensato al concetto di “umanità” e siamo (forse) maturati… fioriti, appunto.

Quand’è che ho cominciato a guardare il mondo da un oblò

Questa è la storia di come è nato il mio romanzo “Se guardo il mondo da un oblò”.
Tutto inizia quando ho deciso di scrivere… un saggio.

Goliarda e Modesta

“Modesta non sono io. Lei è migliore di me”

Madame Bovary? C’est moi!

I personaggi di un romanzo sono autobiografici? Uno scrittore, una scrittrice raccontano le vicende di un personaggio, ma in realtà narrano di loro stessi?

Non si può morire dentro

“ Mi dicono che quando si è rinchiusi al buio disogna dimenticare tutto, altrimenti si soffre troppo; ma io, qui, mi sono abituato a vedere il mare, la luce. Mi basta il rumore delle onde, sento tutto e vedo molto, immagino anche quello che non esiste. “

Incipit: breve elogio dell’inizio

Desideravo preparare un testo dove si parlasse dell’inizio, degli inizi, delle prime volte e di quanto tutto ciò spesso ci affascini a tal punto da catturarci, tenerci incollati ad una pagina se è un libro, al video se è un post o un articolo. 

Libri per l’isolamento

Libri per l'isolamento, tipi da quarantena.Ho letto un libro, pochi giorni prima della quarantena. Era appena uscito. E in questo periodo, ci ho pensato spesso. Il primo dei libri per l'isolamento è "Senti che vento" di Eleonora Sottili.E’ il 2000, l’anno del nuovo...

Libertà, fronte e retro

Già, libertà. Ma che cosa intendiamo per libertà? Farci gli affari nostri? Stare con gli amici più cari? Fare ciò che più ci piace? Non curarci delle regole e dei limiti sociali? Dire ciò che ci passa per la testa?