Una poesia… motivazionale!
Una poesia… motivazionale!
Un nuovo anno, un nuovo inizio
L’inizio di ogni anno è spesso il periodo in cui, dopo una fine dell’anno frenetica e un più o meno lungo momento di pausa, si pensa a quello che si desidera per il nuovo anno. In senso lavorativo, ma anche in senso personale.
Il profumo degli inizi può solleticare, far venire voglia di voltare pagina, di provare strade nuove… Può anche capitare, però, di trovarsi senza energie e soprattutto di non riuscire a trovare una motivazione (nuova o antica) per dare benzina alle gambe e alla testa.
Può prevalere, allora, un senso di noia, di apatia. Il desiderio di non fare nulla.
Come si riparte?
Quando ripenso a questi stati, che tutti noi (chi più, chi meno) attraversiamo, mi torna in mente una poesia.
E’ una poesia molto nota: ITACA, di Constantinos Kavafis.
Itaca è l’isola natia (ricordate?), a cui Ulisse ritorna dopo la guerra di Troia e dopo un lungo, lunghissimo viaggio: circa vent’anni, narrati da Omero nell’Odissea.
Kavafis, però,non vuole parlare di questo.
Vuole parlare del viaggio, ma non di un viaggio di ritorno.
Ripartire significa anche riattivare le paure
Itaca viene utilizzata come la meta, l’obiettivo di una partenza. Come tutte le partenze, il viaggio verso l’isola può portare preoccupazioni, ansia, paura. L’ignoto spaventa.
E qui, il poeta racconta una prima, grande verità: ad avere paura (di incominciare, di muoverci) ci facciamo del male da soli. Spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi: perché possiamo evitare i cattivi incontri durante il percorso, ma se ce li portiamo dietro rischiamo di non avere scampo.
Quindi, suggerisce Kavafis, disponiamoci al viaggio con fiducia, perché così eviteremo i cattivi incontri. Sembra paradossale, no?
Godersi il percorso
“Itaca” prosegue con una riflessione: durante il viaggio, impara: parla con le persone sapienti. E non solo: fai acquisti, divaga nel bello di ciò che il viaggio ti offre. Assapora profumi. Non avere fretta, augurati che il viaggio sia lungo. Ma, sempre, tieni a mente la tua meta. Divaga, ma riparti sempre.
Un altro paradosso, che ci conduce verso la conclusione della lirica.
Nei versi finali, il poeta “spiega” il suo pensiero, il suo messaggio.
Non si parte senza meta, ma…
E’importante avere una meta, degli obiettivi. Perché ciò ci motiva al viaggio. Senza meta, non partiamo, non andiamo da nessuna parte. Senza motivazione sopravviviamo, ma non viviamo in pienezza. Quindi avere obiettivi è importante, ma lo è altrettanto godersi il percorso. Crescere, maturare, evolversi. Perché nell’arrivare alla meta, potremmo trovarla diversa da come ce la aspettavamo. Se abbiamo goduto appieno del viaggio, però, ci saremo arricchiti nel percorso.
Penso spesso a questa poesia anche come metafora dell’esistenza, come ad un monito per vivere appieno la nostra vita: disponiamoci verso il futuro con fiducia, tenendo a bada la paura. E non pensiamo semplicemente all’obiettivo, al progetto, alla meta. Se ci godiamo il percorso, non perdiamo mai.
Godetevi questa poesia!
Itaca di Constantinos Kavafis
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta;
più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti
Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
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Foto di Nina Uhlíková da Pexels