fbpx
Seleziona una pagina
La storia di una collana nella storia dell’editoria

La storia di una collana nella storia dell’editoria

La storia di una collana nella storia dell’editoria. 

Se interrogate le vostre biblioteche, ne troverete almeno uno, di quei libri tascabili con la costa gialla. Sono gli Einaudi Stile Libero, e raccontare la storia della collana significa entrare nella narrazione della storia dell’editoria italiana contemporanea. 

Raccontare la storia di una collana per entrare nella narrazione della storia dell’editoria contemporanea 

Erano i primissimi anni ’90. Un serio e preparato editor riesce a incontrare l’editore Giulio Einaudi per una serie di interviste. Dagli incontri nasce un libro, Colloqui con Giulio Einaudi, che Theoria Edizioni pubblica nel 1991.

In Theoria, lavora un responsabile marketing che si chiama Paolo Repetti. Incontra il serio e preparato editor Severino Cesari, e i due maturano una consapevolezza: molti autori interessanti, molti generi letterari originali si affacciano al mondo dell’editoria, ma non vi trovano spazio se non marginale. Come fare per dare vita a quel brulichio di esperienze letterarie? Paolo Repetti e Severino Cesari, insieme (e, immaginiamo, con molta fatica) tornano da Giulio Einaudi con quell’idea: una collana di autori emergenti, di generi letterari nuovi: STILE LIBERO. 

Due approcci professionali, un progetto editoriale

Nel frattempo, la Casa Editrice Einaudi era commissariata: l’editore Giulio Einaudi, pur approvando il progetto, non aveva la possibilità diretta di aiutarli. Una recente indagine di mercato interna alla Casa Editrice, però, aveva evidenziato che i lettori più giovani non si riconoscevano più nelle pubblicazioni Einaudi. 

La neonata collana e la grande distribuzione

Come spesso Paolo Repetti racconta nei suoi interventi pubblici, fu Giulio Einaudi stesso a “rimescolare le carte”,  proponendo di collocare Stile Libero nei Tascabili, per rendere i suoi titoli appetibili per i lettori più giovani, 

Stile Libero, da subito a contatto con la grande distribuzione, esordisce nel maggio del 1996. Escono i primi testi, ne citiamo alcuni fra quelli che hanno rivoluzionato, appunto, lo stile della scrittura narrativa, per originalità dei temi e dell’approccio allo scrivere:

E L’ALLUCE FU, di Roberto Benigni

DEI BAMBINI NON SI SA NULLA, di Simona Vinci

ALMOST BLUE di Carlo Lucarelli

Q di Luther Blisset

IO NON HO PAURA di Niccolò Ammanniti

Solo alcuni dei testi usciti nei primi anni della collana, a testimoniare lo spazio dedicato non solo ad autori allora emergenti, ma anche ad uno stile nuovo, di attenzione ad un modo nuovo di scrivere di infanzia e di adolescenza, di narrare la comicità, di costruire un noir all’italiana, e di pensare al prodotto di una scrittura collettiva. 

Un uomo di marketing e un editor: insieme, unendo i due approcci, hanno reso realizzabile un grande progetto. 

Ora è l’uomo del marketing che prosegue, da solo. 

Dopo una lunga malattia, Severino Cesari si è spento nell’ottobre del 2017. 

Una narrazione nella narrazione

Leggere il suo Con molta cura, uscito (naturalmente) in Einaudi Stile Libero nel 2021, significa confrontarsi con uno dei migliori esempi di medicinanarrativa. 

 

 

Ti è piaciuto l’articolo? Leggi gratis un estratto del mio libro!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La storia di una collana nella storia dell’editoria

Se interrogate le vostre biblioteche, ne troverete almeno uno, di quei libri tascabili con la costa gialla. Sono gli Einaudi Stile Libero, e raccontare la storia della collana significa entrare nella narrazione della storia dell’editoria italiana contemporanea.

Il Torneo Letterario “Io scrittore”: riflessioni per l’uso

  Il Torneo Letterario “Io scrittore”: riflessioni per l’uso      Partecipare a concorsi è un modo utile per cercare una via per la pubblicazione? Sono molti i concorsi letterari in Italia e orientarsi, per un aspirante scrittore, non è facile.    Sono...

Raccogliere idee per iniziare a scrivere

8 consigli pratici per avviare la tua scrittura

Come nasce un personaggio letterario?

Come nasce un personaggio letterario?   Ci sono tanti modi per iniziare a scrivere. Si può iniziare come lettori: è senz’altro vero che leggendo (e, in particolare, leggendo romanzi) si allena l’immaginazione, si diventa più empatici, ci si abitua a formulare ipotesi...

Una poesia… motivazionale!

Una poesia… motivazionale! Un nuovo anno, un nuovo inizio..

La realtà è un ostacolo per l’immaginazione?

Una lettura del romanzo Lo stadio di Wimbledon di Daniele del Giudice per ricostruire un percorso di maturazione nella scrittura narrativa

Fra immagine ed immaginazione: storia di una poesia

Il rapporto fra immagine e immaginazione raccontato grazie alla storia di una poesia di Eugenio Montale nata da una fotografia. Il blocco dello scrittore e che cosa può aiutare a superarlo.

Crescere, un gioco da ragazzi

Diventare adulti in senso psicologico risolvendo il conflitto fra generazioni. Il ruolo della scuola in questo processo.

Gruppo di lettura: leggere insieme

Il leggere in gruppo come esperienza psicologica di co-costruzione di storie, personaggi, ambienti tramite la condivisione delle immagini mentali attivate dalla lettura individuale.

La narrativa psicologica come strumento di approfondimento

La lettura di un romanzo è utile per comprendere meglio una patologia? Uno psicoterapeuta può trarre vantaggio anche da una formazione narrativa?

La vita accanto: intervista all’autrice

Un incontro ravvicinato con la scrittrice Mariapia Veladiano, vincitrice del premio Calvino 2010, per capire come è nato il suo romanzo d’esordio, La vita accanto.

Lettura e prima infanzia

Il periodo della pandemia ha visto una rivoluzione dei rapporti familiari, cosa può aiutarci con i più piccoli?

La madeleine di Proust: un viaggio fra memoria e sensorialità

Ora siamo all’inizio dell’estate. La temperatura supera i trenta gradi, si sentono frinire le cicale. I vestiti aderiscono alla pelle, abbiamo bisogno di bere spesso. Ci infastidiscono i capelli sulla nuca, li raccogliamo o li accorciamo.

Perché scrivere? Per conoscere

Perchè scrivere? Per conoscere. Qualche volta, la realtà è ancora più spettacolare dei prodotti della fantasia.

Perchè leggere è appassionante

Perchè leggere è appassionante e ci può essere utile nei momenti difficili.

Fiori di quarantena: la crescita psicologica nella pandemia

I fiori erbacei non sono gli unici ad essere spuntati in quarantena: anche psicologicamente abbiamo scoperto nuove identità, ci siamo interrogati sulla nostra crescita, abbiamo ripensato al concetto di “umanità” e siamo (forse) maturati… fioriti, appunto.

Quand’è che ho cominciato a guardare il mondo da un oblò

Questa è la storia di come è nato il mio romanzo “Se guardo il mondo da un oblò”.
Tutto inizia quando ho deciso di scrivere… un saggio.

Goliarda e Modesta

“Modesta non sono io. Lei è migliore di me”

Madame Bovary? C’est moi!

I personaggi di un romanzo sono autobiografici? Uno scrittore, una scrittrice raccontano le vicende di un personaggio, ma in realtà narrano di loro stessi?

Non si può morire dentro

“ Mi dicono che quando si è rinchiusi al buio disogna dimenticare tutto, altrimenti si soffre troppo; ma io, qui, mi sono abituato a vedere il mare, la luce. Mi basta il rumore delle onde, sento tutto e vedo molto, immagino anche quello che non esiste. “

Incipit: breve elogio dell’inizio

Desideravo preparare un testo dove si parlasse dell’inizio, degli inizi, delle prime volte e di quanto tutto ciò spesso ci affascini a tal punto da catturarci, tenerci incollati ad una pagina se è un libro, al video se è un post o un articolo. 

Libri per l’isolamento

Libri per l'isolamento, tipi da quarantena.Ho letto un libro, pochi giorni prima della quarantena. Era appena uscito. E in questo periodo, ci ho pensato spesso. Il primo dei libri per l'isolamento è "Senti che vento" di Eleonora Sottili.E’ il 2000, l’anno del nuovo...

Libertà, fronte e retro

Già, libertà. Ma che cosa intendiamo per libertà? Farci gli affari nostri? Stare con gli amici più cari? Fare ciò che più ci piace? Non curarci delle regole e dei limiti sociali? Dire ciò che ci passa per la testa?